
Il Telimar Palermo firma un’impresa nel derby di ritorno contro la Nuoto Catania, battendo gli etnei per la seconda volta in pochi giorni e blindando la permanenza in Serie A1 di pallanuoto.
In una sfida tesa, intensa e spettacolare, giocata alla piscina comunale di Nesima, i palermitani si impongono per 10-9 al termine di un match al cardiopalma.
Per Catania, invece, ci sarà un'ultima possibilità per evitare la retrocessione: dovrà affrontare in finale la perdente tra Florentia e Training Academy Olympic Roma.
UNA BATTAGLIA SPORTIVA E NERVOSA. Il derby siciliano si conferma ancora una volta una sfida ad alta tensione. Telimar parte forte, ma viene subito ripreso da una Nuoto Catania grintosa, che chiude avanti 5-2 a metà del secondo tempo.
L’espulsione di S. Catania per gioco violento cambia l’inerzia dell’incontro: i palermitani piazzano un break di 4-0 e ribaltano il risultato, portandosi sul 6-5 a inizio terzo tempo.
Non mancano i cartellini rossi – Mangiante fuori per comportamento antisportivo – in un match in cui il metro arbitrale del signor Pinato lascia non pochi dubbi.
Il terzo tempo conferma l’equilibrio, con continui botta e risposta tra le due squadre. A 2’20” dalla sirena Foti firma il 9-9 che illude Catania, ma è Marini, con un capolavoro balistico a un minuto dalla fine, a siglare il gol-salvezza per il Telimar.
"Forse il più bello della stagione, forse della mia carriera", dirà poi l’attaccante ligure visibilmente emozionato.

FINALE NERVOSO E RISSA SFIORATA. A fine gara gli animi si surriscaldano oltre misura: alcuni giocatori delle due squadre vengono coinvolti in una breve rissa a bordo vasca, subito sedata dagli addetti alla sicurezza.
A condannare quanto accaduto è stato il presidente della Nuoto Catania, Massimo Di Salvatore: “Siamo delusi per il risultato, ma nulla giustifica certi comportamenti. Ne parlerò con la squadra: certi episodi non devono più verificarsi”.
LE PRECISAZIONI DEL CAPITANO DELLA NUOTO CATANIA, GIORGIO TORRISI, DOPO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DEL TELIMAR. Il capitano della Nuoto Catania prende posizione dopo la partita di Playout contro il Telimar Palermo, contestando le dichiarazioni del presidente del Telimar.
Smentisce le accuse di aggressione post-partita, spiegando che il tafferuglio è stato causato da un gesto provocatorio e antisportivo di un giocatore del Telimar, che ha sputato in faccia a un atleta catanese.
Il presidente avversario, riferisce il capitano, si sarebbe scusato per l’episodio.
Aggiunge che nessuno dello staff catanese ha partecipato alla lite.
Contesta inoltre la narrazione secondo cui il Telimar sarebbe stato sempre in vantaggio e critica l’arbitraggio, ritenuto influenzato dalla regular season.
Conclude ribadendo l’impegno della squadra nel lottare per la salvezza e difendere con orgoglio i colori della città.
TELIMAR SALVO, CATANIA ATTENDE L’ULTIMA CHIAMATA. La formazione allenata da Baldineti può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Dopo una stagione complicata, il Telimar si regala la permanenza nella massima serie grazie a cuore, orgoglio e freddezza nei momenti decisivi.
Per Catania, invece, l’avventura non è finita: dovrà affrontare la perdente della sfida tra Florentia e Olympic Roma in quella che sarà una vera e propria finale salvezza.
Il derby si chiude con un verdetto chiaro e una certezza: la passione e l’intensità della pallanuoto siciliana non sono seconde a nessuno.

NEL DERBY DI SERIE A2 VINCE ANCORA PALERMO. Sconfitta amara per la Giorgini nel derby contro la Waterpolo Palermo, che si impone 9-8 al termine di una sfida equilibrata ma caratterizzata da numerosi errori, soprattutto in superiorità numerica (solo 2 su 11 per la Giorgini).
Nonostante un buon avvio e il vantaggio mantenuto per larghi tratti del match, i catanesi si fanno rimontare nel finale: decisivi i gol di Galioto e Migliaccio che regalano il primo e unico vantaggio al Palermo proprio a un minuto dalla fine.
A fine gara, il presidente Spinnicchia sottolinea la volontà di chiudere bene il campionato, mentre il tecnico Scebba ammette mancanza di lucidità e aggressività, senza cercare alibi. Ora occhi puntati sulla sfida contro l’Acquachiara.