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Pallanuoto, il derby è servito: Nuoto Catania e Telimar si giocano la serie A1

23-04-2025 06:00

Sofia Laudani

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Pallanuoto, il derby è servito: Nuoto Catania e Telimar si giocano la serie A1

L'ultima giornata in Serie A1 ha decretato che le due siciliane si giocheranno ai playout la permanenza nel massimo campionato

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La Serie A1 di pallanuoto maschile accende i riflettori sulla Sicilia: con un giorno di anticipo rispetto al previsto, dato che per via dei funerali di Papa Francesco il Coni ha deciso di annullare tutti gli eventi sportivi di sabato 26 aprile,  andrà in scena la gara 1 della semifinale Play out tra Telimar Palermo e Nuoto Catania. 

 

Una sfida dal sapore forte, come l’orgoglio di chi sa che restare in A1 non è solo un traguardo sportivo, ma un atto d’identità.

 

CATANIA, UNA SCONFITTA CHE VALE UNA SPERANZA. Il verdetto della ventiseiesima giornata ha tracciato il destino delle due siciliane. Alla piscina Scuderi, la Nuoto Catania si è arresa 11-16 contro l’Olympic Roma, chiudendo la Regular Season al penultimo posto. 

 

Una partita cominciata con equilibrio, poi spezzato dalla maggiore lucidità offensiva dei capitolini. I catanesi, però, hanno mostrato carattere: due volte Riolo, altrettante Torrisi, più i sigilli di Russo, Vukicevic e Trimarchi. Ma non è bastato.

 

Nel primo tempo, le due squadre si affrontano a viso aperto: Russo e Torrisi rispondono colpo su colpo agli attacchi giallorossi, mantenendo il punteggio in equilibrio fino al 2-2. Poi Roma accelera, sfrutta le superiorità numeriche e chiude il parziale avanti 2-4.

 

Nel secondo quarto i rossazzurri provano a rimanere agganciati con i guizzi di Torrisi e Vukicevic, ma la Roma è cinica, chirurgica sotto porta. Al cambio vasca il punteggio è 5-7.

 

La terza frazione segna l’allungo decisivo dei capitolini: un break rapido, poi la doppietta di Riolo riaccende la Scuderi. Ma Roma è spietata, colpisce ancora tre volte e blinda il parziale sul 9-12.

 

Nel finale Catania ci prova con l’orgoglio, ancora con Trimarchi e Russo, ma gli ospiti mantengono il sangue freddo e chiudono sul definitivo 11-16.

 

Nonostante il KO, i rossazzurri approdano ai Play out. E la prima tappa è un big match: il derby contro Palermo, in trasferta, per una serie che si annuncia rovente. 

 

Il capitano Giorgio Torrisi lo ha detto chiaramente: «Abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo. Ora dobbiamo resettare tutto. I Play out sono partite a sé: vince chi sa soffrire di più.»

 

TELIMAR, TRA ORGOGLIO E RIVINCITA. Squadra costruita per navigare ben altre acque, il Telimar Palermo arriva all’appuntamento con il peso della storia e l’ambizione da difendere. Tanta qualità in vasca, ma anche il rischio più grande: quello di dover dimostrare, a tutti i costi, di essere all’altezza. 

 

E quando la posta in gioco è la salvezza, l’esperienza può essere una spada a doppio taglio.

 

Nell’ultima giornata, i palermitani hanno fatto il loro dovere battendo con autorità la Roma Vis Nova per 11-8, nella piscina comunale “Pietro Giliberti” di Terrasini. Una prestazione corale, solida e determinata, in cui il Telimar ha tenuto sempre il controllo del match. Ma non è bastato per agganciare la salvezza diretta: la contemporanea vittoria esterna del Quinto sull’Onda Forte e il successo della Pallanuoto Trieste in casa della Florentia hanno spinto i palermitani nella zona Play out, condannando invece la Vis Nova alla retrocessione in A2.

 

CATANIA-PALERMO, LA SICILIA IN VASCA. Due squadre. Due città. Una sola permanenza. Sabato si parte, nella vasca del Telimar, con gara 1. E sarà già tempo di verità. Perché nei Play out non vince la più forte, ma la più affamata.

 

Ogni pallone sarà una sfida nella sfida. Ogni espulsione un’occasione. Ogni errore, un baratro.

 

Questo non è solo un derby: è un atto d’amore verso la propria maglia.

 

Chi resta a galla? Sarà il cuore a deciderlo.