
Una partita entusiasmante, un vero spettacolo di futsal: peccato per il risultato che ha visto la Meta soccombere per 3 a 2.
Feldi Eboli e Meta Catania hanno dato vita a un match ricco di emozioni, intensità e giocate di alto livello, mettendo in luce tutta la bellezza di questo sport.
Pressing alto da parte di entrambe le squadre con i portieri protagonisti sia con i piedi che tra i pali (Timm e Dal Cin impeccabili) e occasioni da gol su entrambi i fronti.
.jpeg)
IL RACCONTO. Turmena ha aperto le danze, seguito da Podda e Carmelo Musumeci, mentre Bocão ha sfiorato più volte il vantaggio.
Salamone è stato decisivo nel salvare sulla linea un gol quasi fatto di Caruso, ma la Meta
Catania nulla ha potuto quando, a sette minuti dalla fine del primo tempo, Selucio ha portato avanti la Feldi Eboli.
Nella ripresa, la Meta Catania è partita fortissimo, schiacciando la Feldi Eboli nella propria metà campo.
Dal Cin ha respinto le conclusioni pericolose di Musumeci, Podda e Turmena.
Dall’altra parte, Timm ha negato il raddoppio a Caruso, mantenendo la partita in bilico.
Poi, come nel primo tempo, la Feldi Eboli ha colpito con cinismo: Lemos ha trovato il gol con la complicità della sfortuna di Timm.
Quando per la Meta sembrava finita, il capitano Carmelo Musumeci ha riacceso la gara con un gol straordinario: un’azione personale incredibile, in cui ha saltato tutti gli avversari e ha battuto Dal Cin in uscita.
Sul 2 a 1 la Meta Catania ha continuato a spingere, sfiorando il pareggio in più occasioni con Musumeci, Bocão e Salamone.
Si arriva al solito finale al cardiopalma, almeno per il futsal. Su una punizione al limite dell’area, Espindola ha intercettato e segnato a porta sguarnita il 3-1. Sembrava il colpo di grazia, ma a 40 secondi dalla sirena Pulvirenti ha inventato e Turmena ha firmato il 3-2, riaccendendo le speranze.
La Meta Catania ha cercato il miracolo negli ultimi istanti, ma la difesa della Feldi Eboli ha chiuso ogni spazio, portando a casa una vittoria sofferta e meritata.
Una vittoria che permette ad Eboli di allungare in classifica, almeno sulla Meta che rimane al quarto posto a 5 lunghezze dalla vetta.