A guardare solo il risultato può anche sembrare una partita di calcio a 11 perché, di solito, nel futsal i finali hanno numeri diversi.
E invece quella tra Meta Catania e Genzano non solo è stata una partita di futsal, ma è stata la partita del futsal.
Davanti ad almeno 2000 persone al PalaCatania è andata in scena una delle gare più belle mai viste a Catania in questo sport.
Questo perché si sono affrontate le due formazioni che, al momento, interpretano meglio questo sport sul territorio nazionale.
I campioni d’Italia da un lato, gli ambiziosi giocatori del Genzano dall’altro.
Risultato? Uno spettacolo sportivo, nonostante alla fine i gol siano stati solo 3.
Ma conta davvero poco. Oltre alle reti dentro Catania-Genzano c’è grinta, aggressività, fantasia, sacrificio e tantissime parate impossibili.
A dominare è stato l’equilibrio, sancito, nel primo tempo dal gol degli ospiti realizzato da Micheletto e dal pareggio della Meta, arrivato nel finale della prima frazione.
E’ servita una giocata da campione del capitano Carmelo Musumeci per permettere a Salamone di metterci il piedino e portare il match in parità.
Uno spettacolo, quello regalato dalle due squadre, proseguito anche nella seconda frazione, addirittura più equilibrata della prima.
Le occasioni non mancano, da una parte e dall’altra: ci provano De Oliveira e Fantacele, ma Siqueira è sempre attento.
Sponda Meta tentano fortuna praticamente tutti: Turmena, Dian Luka, Musumeci, Bocao e Podda, ma Mammarella si è fatto sempre trovare pronto o si è affidato agli errori di mira avversari.
Un turbinio di emozioni che solo il futsal riesce a regalare con questa velocità e con questo ritmo.
Ma lo snodo decisivo della partita arriva proprio alla fine.
Il quinto fallo della Meta porta Taborda al tiro libero che poteva indirizzare la gara verso Genzano.
Siqueira ci mette la faccia, ma lo fa in tutti i sensi parando il pallone con il volto.
Poi è la premiata ditta Musumeci – Pulvirenti a gridare al mondo che, ancora, i campioni d’Italia sono i ragazzi della Meta.
Il capitano inventa, Pulvirenti realizza esaltando i 2000 del PalaCatania che non sarà ai livelli della finale contro Napoli, ma che mantiene sempre un importante zoccolo duro di tifoseria.
Vince la Meta e lo fa con il piglio dei campioni che, magari, hanno perso qualche punto per strada per le fatiche di champions, ma che rimangono i campioni.
La Meta da un bel segnale al campionato, anche se la vetta occupata da Eboli è ancora distante, ma i catanesi devono recuperare ancora un match e il campionato dell’anno scorso dimostra come ai playoff si possa ribaltare totalmente la regular season.
La strada è ancora lunga, ma la Meta formato campionato è tornata.