Una sala riunioni dell’Assessorato regionale dello Sport è stata ufficialmente intitolata a Totò Schillaci, indimenticato protagonista dei Mondiali di calcio di Italia ’90 e simbolo di riscatto e determinazione.
La cerimonia si è svolta nella sede dell’assessorato, in via Notarbartolo 9, alla presenza del presidente della Regione Renato Schifani, dell’assessore Elvira Amata, del presidente del Comitato Regionale Sicilia Figc-Lnd Sandro Morgana, della dirigente generale Maria Concetta Antinoro e della moglie del calciatore, Barbara Lombardo.
“Ricordando oggi il leggendario Totò Schillaci – ha dichiarato Schifani – recepiamo e amplifichiamo il messaggio che ci ha lasciato: esultare, ma con i piedi per terra. Un’eredità morale e sportiva che vogliamo trasmettere soprattutto ai giovani”.
TOTO’ SIMBOLO DELLA SICILIA. Totò Schillaci, nato a Palermo nel 1964 nel quartiere popolare di Cep, è stato uno degli atleti italiani più emblematici degli anni '90. Cresciuto tra i campetti polverosi della periferia, ha fatto della tenacia e dell’umiltà i tratti distintivi della sua carriera.
Dopo aver mosso i primi passi nel calcio dilettantistico con l’Amat Palermo, fu notato dal Messina, con cui esplose nel calcio professionistico. Il salto nella massima serie arrivò con la Juventus, ma fu con la maglia azzurra della Nazionale che entrò nel mito.
Nel 1990, durante i Mondiali giocati in casa, Schillaci divenne il simbolo della Nazionale italiana e il volto di un'intera estate. Con sei gol segnati, si laureò capocannoniere del torneo e conquistò il cuore degli italiani grazie alla sua grinta, le esultanze travolgenti e un’imprevedibilità che lo resero leggenda.
Quei gol, spesso accompagnati dallo sguardo acceso e carico di passione, furono il simbolo di un’Italia che sognava e combatteva.
Dopo l’esperienza in Nazionale e il passaggio all’Inter, Schillaci chiuse la carriera in Giappone con il Jubilo Iwata, contribuendo a far conoscere il calcio italiano anche in Asia.
Tornato in Sicilia, si dedicò a iniziative sociali e sportive, fondando una scuola calcio per aiutare i giovani del territorio a trovare nello sport un’opportunità di crescita e riscatto.
“Partito da un quartiere periferico di Palermo – ha ricordato l’assessore Amata – Schillaci ha scalato le vette del calcio mondiale senza mai dimenticare le proprie origini. Il suo impegno per i giovani e lo sport è un faro che continuerà a guidarci nel potenziamento delle politiche regionali per le nuove generazioni”.
Totò è morto il 18 settembre 2023, ma resta un’icona senza tempo.
La sala a lui intitolata diventa ora un luogo della memoria attiva, in cui il suo spirito di sacrificio e passione continuerà a vivere, ispirando chi crede nei sogni e nella forza dello sport.