
COLPO EKIPE A BUDAPEST. Vittoria doveva essere e vittoria è stata. L'Ekipe a Budapest trova il successo nella prima giornata di ritorno del girone di coppa campioni. In casa dell'Usve finisce 9 a 6 per le campionesse d'Italia che compiono un passo importante nella massima competizione europea, mettendo in cassaforte, di fatto, il secondo posto del girone e dunque anche la qualificazione al prossimo turno. A tre punti, invece, il primo posto occupato dalle spagnole del Sant'Andrea, uniche capaci di battere le catanesi.
LA PARTITA. È stato un match al cardiopalma dall’inizio alla fine, con le etnee che hanno sempre dato l’idea di poter conquistare l’intera posta in palio. Le catanesi infatti hanno conquistato i primi due tempi di gioco entrambi per 2-1, respingendo il tentativo di ritorno delle magiare, avanti 3-1 nel terzo parziale e con un gol di vantaggio all’inizio della quarta frazione, poi vinta per 4-2 dall’Ekipe Orizzonte. Charlize Andrews è stata la top scorer del match con tre gol, mentre Chiara Tabani è andata a segno due volte. Una rete a testa per Bronte Halligan, Robin Jutte, Giulia Viacava e Morena Leone.
MARTINA MICELI. “Sapevamo che per noi quella di oggi era la prima finale di questa Champions League ed è andata bene. Sono molto contenta e mi sono divertita. È stata una partita tosta, ma giocare in casa loro non è mai facile. Sono contenta anche perché hanno giocato tutte, pure chi solitamente lo fa meno, e ognuna di loro ha dato un contributo importante. Sono state tutte brave, certamente abbiamo commesso degli errori, ma serviva portare a casa il risultato e quindi va bene così. Adesso ci attende un periodo veramente intenso, ma il 2025 è iniziato nel migliore dei modi e quindi sarà più facile continuare a lavorare”.
La formazione di Martina Miceli tornerà in vasca sabato 1 febbraio, in campionato in casa del Cosenza, mentre in champions il prossimo 15 di febbraio quando a Nesima arriveranno le ungheresi del Bvsc Manna
A NESIMA CADE L'ORTIGIA CONTRO SABADELL. Il primo round degli ottavi di finale di EA Euro Cup se lo aggiudica il Sabadell, ma l’Ortigia non sfigura e lascia aperto il discorso qualificazione. I biancoverdi giocano una grande gara contro un’avversaria forte, fisicamente molto aggressiva e cinica al momento giusto. Gli uomini di Piccardo, però, hanno molto da recriminare, per qualche errore in alcuni momenti del match e soprattutto per un arbitraggio poco lucido e dal metro non uniforme, che ha consentito agli spagnoli di eccedere con il gioco mani addosso, punendo invece, a parti invertite, le stesse situazioni. Al punto che i biancoverdi, negli ultimi minuti si sono trovati con una sola rotazione disponibile. Al di là di questo, in una piscina di “Nesima” strapiena di tifosi, si è visto un bellissimo match, giocato subito a ritmi altissimi, con i catalani pronti a portarsi sul 2-0 e l’Ortigia capace di pareggiare subito con Cassia e Inaba. Copione diverso nella seconda frazione, con il Sabadell che realizza un parziale di 4-0, sfruttando la temporanea minor lucidità offensiva degli uomini di Piccardo, che però si scuotono e, tra la fine del secondo e gli ultimi due minuti del terzo tempo, si riportano a meno uno con Scordo, Kalaitzis e Campopiano. Tutte reti a uomo in più per l’Ortigia, che ha giocato molto bene sia in superiorità sia a uomo in meno. I catalani non si lasciano spaventare e con Averka (migliore in acqua) e Bowen fissano il punteggio sull’8-5 prima degli ultimi 8 minuti. Il quarto parziale è una battaglia, ma alla fine prevale l’equilibrio, con un continuo botta e risposta che lascia invariata la distanza. Finisce 13-10 per il Sabadell, ma l’Ortigia meritava di più, confermando di essere in grande crescita e di poter dire ancora tanto in questa stagione.
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STEFANO PICCARDO: “Sono soddisfatto della prestazione, abbiamo disputato una buona partita, a parte una fase del secondo tempo in cui ci siamo un po' aperti in difesa. Per il resto, sono abbastanza scioccato perché non ho capito l'arbitraggio, le espulsioni al centro, le situazioni giudicate in modi differenti. Ad ogni modo, ripeto, la squadra ha giocato bene, ha mostrato di essere in crescita. Venivamo già da tre partite di buon livello, inclusa quella persa in casa col Trieste. Oggi abbiamo fatto molto bene in entrambi i fondamentali, soprattutto l’uomo in meno. Credo che per andare a Sabadell e provare a prendersi la qualificazione,
dobbiamo giocare un uomo in più perfetto e un uomo in meno altrettanto perfetto. È certamente un aspetto positivo, i ragazzi si devono abituare a questa stazza. D'altronde, tutti questi anni di coppe ci hanno dato tanta esperienza da questo punto di vista, quindi poi te la ritrovi in gare come queste. C’è un po’ di rammarico, perché secondo me i tre gol di differenza sono bugiardi e non rispecchiano quello che si è visto in acqua, Comunque, ancora è tutto aperto, andremo in Spagna per cercare di ribaltare il risultato”.
DISFATTA CASALINGA PER LA NUOTO CATANIA. Sconfitta casalinga per la Nuoto Catania che, nella quattordicesima giornata del campionato di Serie A1 maschile, perde per 12-5 contro una ben attrezzata Pallanuoto Trieste.

LA PARTITA. La vittoria triestina non è mai in discussione se non nei primi minuti di gioco. I valori in acqua sono troppo differenti e la formazione rossazzurra non riesce a mettere in acqua la grinta vista nel precedenti match alla Scuderi. Il primo tempo è divertente ed appassionante per i 200 spettatori presenti alla Scuderi. I catanesi passano in vantaggio con Samuele Catania ma dopo due minuti trovano la reazione del Trieste che mette dentro un break di 0-3 con Manzi, Mezzarobba e Marziali. Gli etnei accorciano ancora con S. Catania prima che Draskovic cali il sipario del primo tempo sul 2-4. Nel secondo tempo è totale il dominio dei triestini che rifilano un secco 0-4 agli etnei grazie alle realizzazioni di Draskovic, Razzi e la doppietta di Podgornik. Al cambio campo il risultato è di 2-8. Nel terzo parziale, dopo altre due reti triestine di Marziali e Draskovic, capitan Torrisi mette dentro due gol ed interrompe il digiuno di gol durante un tempo intero. Al termine della terza frazione è ancora Mezzarobba a firmare il 4-11. Nell'ultimo tempo il match è già virtualmente chiuso ed entrambi le squadra rallentano: Samuele Catania segna in superiorità numerica mentre Petronio mette dentro il rigore del definitivo 5-12 in favore degli ospiti. I catanesi restano dunque penultimi in classifica e si preparano ad un filotto di gare importanti contro Posillipo, Vis Nova e Onda Forte che darà grandi indicazioni sul quel che sarà il finale di stagione della Nuoto Catania.
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GIORGIO TORRISI. "Oggi non è stata una grande prestazione ma sono dispiaciuto perché non stiamo facendo tutto ciò che proviamo in allenamento. Sicuramente dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento: anche nelle partite, come quella odierna, dove l'avversario è assolutamente più forte bisogna comunque provare l'impresa. Dobbiamo ritornare a credere in noi stessi e nel gruppo perché il campionato è lungo e sono fermamente convinto che la salvezza è alla nostra portata."
MURI ANTICHI SCONFITTA NEL DERBY CONTRO PALERMO. Seconda sconfitta consecutiva per la Giorgini Ottica Muri Antichi che alla comunale di Terrasini ha espresso una performance decisamente al di sotto delle aspettative. La squadra di Scebba, apparsa oltremodo appannata e poco lucida, ha pagato delle pessime percentuali con l’uomo in più e una difesa troppo debole contro un attacco palermitano molto attento e cinico nel colpire con chirurgica precisione e a punire i troppi errori dei Muri Antichi. Da salvare solo la parziale reazione del terzo tempo, che ha portato all’unico pareggio della gara ad inizio quarto tempo, ma non bastevole ai fini del risultato finale.

LA PARTITA. Parte meglio la Waterpolo Palermo che sfrutta bene due superiorità numeriche con Eskert e Galioto ma nel finale di tempo Basile è bravo da posto 5 ad accorciare con tiro angolato (2-1). La formazione palermitana prova ad allungare con un bel tiro all’angolino di Russo e una superiorità concretizzata, ma ci pensa Tkac su rigore procurato da Zovko a riportare la Giorgini sul -2. Palermo decisamente più in palla con Galioto, bravo con un lob a mettere dentro la rete del 5-2, ma Tkac si prende la squadra sulle spalle e nell’azione successiva non perdona (5-3). È un continuo batti e ribatti con Eskert che attira l’attenzione a se al centro e con una precisa girata insacca il 6-3. Tkac ancora glaciale su rigore ma Muri è mal posizionata su contropiede con Migliaccio che realizza sul successivo rigore. La Giorgini continua ad essere poco precisa in attacco (due doppie superiorità clamorosamente sprecate) e troppo molle in difesa, soprattutto nell’occasione del +4 da parte della squadra di Raimondo che sigla l’8-4 su tiro non irresistibile dalla lunghissima distanza. Prima del termine del secondo parziale c’è anche tempo per il +5 di Migliaccio, che segna con fin troppa facilità. Zovko, ultimo ad arrendersi, cerca di tenere vive le speranze con un gol dal centro, ma un implacabile Eskert segna dall’altra parte ben servito da Migliaccio. Dalla seconda metà del terzo parziale sembra di assistere ad un’altra partita: Palermo accusa un calo e Muri Antichi sorniona ne approfitta con segnali di risveglio grazie a un deciso break di 0-4 con i gol di Nicolosi, Muscuso e due di Marangolo che riaprono in maniera decisa la sfida per gli ultimi accesissimi 8’ di gioco. Prima situazione di parità che arriva dopo un paio di minuti dall’inizio del quarto tempo con Forzese e inerzia della partita che adesso sembra completamente ribaltata. Palermo si risveglia con Occhione che con due gol di fila riporta il +2 in favore della Waterpolo. Nicolosi di rapina segna il -1 per un finale tutto da vivere. Nelle battute conclusive sul -1 e palla recuperata dei Muri Antichi errore in fase di disimpegno di Vittoria e Palermo che ne approfitta con il gol del +2 a meno di 30” dal termine del match che si chiude in favore dei padroni di casa che conquistano meritatamente i tre punti. Sconfitta che spinge nuovamente nelle zone basse della classifica la Giorgini mentre la Waterpolo con questi tre punti prova a rilanciarsi galvanizzata dalla vittoria in questo importante derby già crocevia per entrambe le compagini.
IL PRESIDENTE LUIGI SPINNICCHIA. “E’ stata una partita dai due volti abbiamo provato a rimetterla in piedi ma non era facile. Dobbiamo riprendere a lavorare sodo poiché abbiamo perso un po’ della nostra brillantezza e smalto e questo ci dispiace. Faremo del nostro meglio per trovare prima possibile le contromisure altrimenti rischiamo di complicarci la vita”.
COACH AURELIO SCEBBA. “Abbiamo avuto un approccio non abbiamo fatto quello che avevamo previsto. Siamo stati una vera squadra solo nel terzo parziale, troppi gli errori individuali. Siamo stati presuntuosi in alcuni frangenti, ci serve forse un bagno di umiltà. Loro sono una squadra attrezzata a cui faccio i complimenti ma noi non siamo da meno. Fino ad ora fuori casa abbiamo preso troppi gol, la nostra forza è la difesa ma sta mancando. Spero rientri presto il nostro Lanto ma abbiamo uomini che possono fare di più. Testa bassa e pedalare perché adesso ci aspettano delle finali”.