logo sud sport
logo-fondazione-ymca-italia
logo-fondazione-ymca-italia

SudSport è una testata del Gruppo SudPress


whatsapp

info@sudsport.it

Lo Sport come lo raccontiamo noi

logo glob per web

Catania, il mercato di riparazione…ma dei conti

05-02-2025 06:00

Alessandro Fragalà

Calcio, Focus, catania fc, vincenzo grella, calcio catania, calciomercato, mercato catania,

Catania, il mercato di riparazione…ma dei conti

La riflessione a freddo dopo la chiusura del calciomercato di gennaio che ha profondamente deluso la tifoseria del Catania

tanti-tifosi-di-varie-squadre-in-festa-al-calciomercato-e-al-centro-un-tifoso-del-catania-triste-e-sconsolato.jpeg

E’ arrivato il momento di smetterla di farsi prendere in giro. 

 

Perché di parole se ne possono pronunciare infinite quantità, ma poi quello che conta nella vita sono e saranno sempre i fatti. 

 

Ecco perché il giudizio degli analisti, su qualsiasi materia, dalla politica allo sport, dall’economia alla fisica quantistica, deve basarsi sui fatti. 

 

Il caso del Catania è emblematico, anzi paradossale. 

 

C’è una società (e in questo caso inglobiamo senza distinzioni proprietà, dirigenza e staff tecnico) che professa un verbo, costantemente smentito dai fatti. 

 

Ecco la presa in giro, ormai smascherata da buona parte dell’opinione pubblica, escluso qualcuno che, per deformazione, preferisce tenere gli occhi chiusi. 

 

Le immagini grottesche che arrivavano dallo Sheraton di Milano nell’ultimo giorno di calciomercato, rimarranno certamente nella storia del calcio catanese. 

 

Una pantomima che, come molti hanno sottolineato sui social, è degna degli sketch passati alla storia di Canà e Borlotti, rispettivamente allenatore e presidente nel film di Lino Banfi ‘L’allenatore nel pallone’. 

 

Peccato che in questo caso c’è poco da ridere, perché a Catania c’erano migliaia di persone che aspettavano notizie positive. Quelle stesse persone che hanno portato (lo dice il bilancio) 6 milioni di euro nelle casse rossazzurre, sperperati anzi dilapidati come gli altri 10 (almeno) arrivati dal portafoglio dell’ingenuo Pelligra. 

 

E invece niente. Un vicepresidente e un direttore sportivo in sostituzione del titolare a zonzo tra le stanze dell’hotel alla ricerca di qualche giocatore da portare a Catania. 

 

Risultato? Un bel po’ di no (come riporta Giovanni Finocchiaro su La Sicilia si registrano i tentativi andati a vuoto per Antoni, Bernardi, Donnarumma, Torregrossa, Finotto, Mastroianni, Tascone, Redan) e di porte in faccia e, alla fine, un attaccante, De Paoli, che arriva dal Giugliano e che rappresenta l’ennesima scommessa o, forse, solo l’ultima chance di prendere un rinforzo. 

 

E se qualcuno si chiede ancora il perché di tutto questo, dia nuovamente un’occhiata al titolo del nostro articolo. 

 

Il Catania il mercato di riparazione lo ha fatto, si ma per riparare le falle di bilancio causate da una gestione dissennata e per certi aspetti incompetente. 

 

L’emblema è l’addio di Alessio Castellini. Il sacrificato direbbe qualcuno. Il salvato e il salvatore, diciamo noi, e per diversi motivi.

 

 Da un lato c’è la volontà del calciatore che non sopportava più l’ambiente e lo spogliatoio (riuscire a fare innervosire uno soprannominato ‘ice man’ è operazione complessa) e alcuni elementi. Dall’altro lato c’era l’esigenza di fare cassa e di farlo in un momento in cui il giocatore ha ancora mercato e un valore alto, cosa non scontata a fine stagione, visto l’andazzo generale. 

 

L’addio di Castellini è solo l’apice di un ridimensionamento e di un’epurazione. 

 

Ed ecco il grande inganno. 

 

Lasciando perdere le ultime dichiarazioni di Toscano che, con un briciolo di dignità, dovrebbe fare le valigie e salutare tutti, la mente va a quelle di Grella nella sua ultima conferenza stampa. 

 

La società presente più che mai, la volontà di investire, la scelta del terreno del centro sportivo, il recupero degli storici nomi e logo e una serie infinita di parole che stridono, anzi deragliano, dinanzi ai fatti poi registrati e documentati nel mese di gennaio. 

 

Quello che viene fuori dal calciomercato di gennaio è un Catania che punta ad una salvezza tranquilla con la speranza, magari e con un pizzico di fortuna, di agguantare la decima posizione e un posticino nei playoff.

 

Niente di più. Chi non comprende e accetta quello che è un dato di fatto o ha il prosciutto negli occhi per il troppo amore o ha il prosciutto negli occhi perché qualcuno gli ha imposto che così deve essere. 

 

Catania merita di più. Il tempo delle spiegazioni è finito, è arrivato il tempo delle dimissioni in blocco o della cessione della società a chi ha davvero voglia di rilanciare il calcio a Catania e che sia capace di affidarsi a persone competenti.

 

Le strade per Pelligra sono due: o resetta completamente lo status quo degli uffici di piazza Spedini o cede a qualcun altro, con la speranza, però, di non vedere più le stesse facce con la divisa e i colori del Catania. 

Create Website with flazio.com | Free and Easy Website Builder